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September 4, 2020
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Natala Ginzburg

. Please read the attached Power Point carefully.

. And then… Let’s watch the documentary: https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/2020/03/Lessico-famigliare-di-Natalia-Ginzburg-66e2ef71-e094-44ad-8124-787f33726f9f.html

. and we read the memory that the writer Dacia Maraini shared with the participants of the conference “The thought of Natala Ginzburg 100 years after her birth” in 2016 (first centenary since her birth) :
https://www.facebook.com/notes/roberto-laglia/il-mio-ricordo-di-natalia-ginzburg-di-dacia-maraini/10154827162594728/

. Than respond to this question (1,2,3,4,5)

1. Do I have special words that I only use with family or close friends? Which are…?

2. What do these words remind me of…? When do I use them…?

3. Do I ever think about the passing of time and my relationship with my brothers (and not only) and/or my closest friends?

4. What in particular does Dacia Maraini remember from the evenings spent at Natala Ginzburg’s house?

5. Did I find out why the conference in which Maraini participated took place in Pzzoli, Abruzzo?

. Lastly summarize this paragraph with the main points and your personal opinion. Il passo pi famoso di Lessico famigliare:

“Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in citt diverse, alcuni di noi stanno all’estero: e non ci scriviamo spesso. Quando ci incontriamo, possiamo essere, l’uno con l’altro, indifferenti o distratti, ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase: una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte nella nostra infanzia. Ci basta dire: “Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna” o “De cosa spussa l’acido solfidrico?” [=”Di cosa puzza l’acido solforico?”], per ritrovare ad un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole. Una di quelle frasi o parole ci farebbe riconoscere l’uno con l’altro, noi fratelli, nel buio di una grotta, fra milioni di persone. Quelle frasi sono il nostro latino, il vocabolario dei nostri giorni andati, sono come i geroglifici degli egiziani o degli assiri-babilonesi, testimonianza di un nucleo vitale che ha cessato di esistere, ma che sopravvive nei suoi testi, salvati dalla furia delle acque, dalla corrosione del tempo. Quelle frasi sono il fondamento della nostra unit familiare, che sussister finch saremo al mondo, ricreandosi e resuscitando nei punti pi diversi della terra, quando uno di noi dir egregio signor Lippman e subito risuoner al nostro orecchio la voce impaziente di mio padre: ‘Finitela con questa storia! L’ho sentita gi tante di quelle volte!’ “

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